PMA: le tecniche e i timori delle coppie

Quali sono le tecniche a disposizione delle coppie che si affidano alla procreazione medicalmente assistita?

Ce ne parla il Dottor Alessandro Giuffrida, esperto in ginecologia e ostetricia, CRA Centro Riproduzione Assistita di Catania.

 

 

Le opzioni di trattamento

Dopo aver acquisito tutte le informazioni e completata la fase diagnostica il medico illustrerà le varie possibilità di trattamento. L’obiettivo sarà quello di arrivare alla gravidanza nella maniera più fisiologica possibile.

A seconda dei dati emersi dalla valutazione anamnestica dai dati di laboratorio e da quelli strumentali, il medico proporrà alla coppia il ricorso ad una delle seguenti metodiche:

  • induzione dell’ovulazione con rapporti mirati – consiste nell’associare una terapia ormonale ed ecografie ripetute a partire dal quinto settimo giorno dall’inizio del ciclo. È volta ad identificare la crescita follicolare e l’ovulazione, in modo da avere un corretto timing per i rapporti
  • l’inseminazione intrauterina – prevede la terapia ormonale e il monitoraggio sia ecografico sia ormonale. Tramite i dosaggi ormonali ematici si determina il momento in cui trasferire in utero gli spermatozoi del partner preparati in laboratorio. Il trasferimento avviene per via vaginale attraverso un sottile catetere
  • fecondazione in vitro FIVET – anche questa tecnica prevede una stimolazione ormonale associata a un monitoraggio ecografico ed ormonale ma in questo caso si andranno a recuperare gli ovociti direttamente dai follicoli. La procedura si chiama pick-up ovocitario, viene eseguita in sedazione e dura circa 20 minuti. Una volta recuperati gli ovociti, si prenderanno gli spermatozoi direttamente dal liquido seminale e si metteranno insieme vicini in laboratorio in modo da facilitare l’incontro dei due gameti e la fertilizzazione, quindi la formazione dell’embrione. A distanza di due, tre o, meglio, 5 giorni se è possibile – dipende dalle caratteristiche degli embrioni – uno o al massimo due embrioni verranno trasferiti all’interno dell’utero. La procedura si effettua utilizzando un sottile catetere sotto guida ecografica
  • nella ICSI (iniezione intracitoplasmatica degli spermatozoi) la procedura è analoga a quella della FIVET. In questo caso, però, una volta recuperati gli ovociti e gli spermatozoi il singolo spermatozoo viene iniettato all’interno del singolo ovocita. Questo serve a “forzare” la penetrazione dello spermatozoo all’interno dell’ovocita e favorire la fertilizzazione

Il recupero degli spermatozoi

In caso di difficoltà a produrre all’esterno gli spermatozoi è possibile recuperarli direttamente dal testicolo. Si utilizzano procedure chirurgiche mini-invasive effettuate in sedazione della durata di circa 20 minuti.

  • TESE – testicular epididymal sperm extraction
  • MESA – microsurgical epididymal sperm aspiration
  • PESA – percutaneous epididymal sperm aspiration

La tecnica eterologa

Quando non è possibile recuperare i gameti, spermatozoi, ovociti o entrambi, si può ricorrere alle tecniche eterologhe. La donazione dei gameti potrà essere di ovociti, di spermatozoi o una doppia donazione.

I timori più frequenti

È importante che i pazienti siano Informati sui rischi e le possibilità di successo di ogni tecnica. I timori più comuni riportati dai pazienti sono legati:

  • alle possibilità di successo del trattamento. Queste dipendono da numerosi fattori – dal tipo di embrione, dall’età della paziente, dalle condizioni generali di entrambi – e vanno inquadrate coppia per coppia
  • agli effetti collaterali dei farmaci
  • al rischio di gravidanza multipla
  • alle possibili ripercussioni sulla salute del bambino concepito tramite PMA
  • ai costi di queste procedure, che sono piuttosto alti e spesso è necessario eseguire trattamenti ripetuti per poter arrivare alla gravidanza

La paura del fallimento

La paura del fallimento merita una attenzione particolare. Spesso le coppie sottostimano questo aspetto ma lo stress durante il trattamento e il pathos dell’attesa dei risultati possono avere un forte impatto non solo sull’equilibrio dei singoli pazienti e della coppia ma anche sul buon esito della procedura.

Il medico avrà il compito di fugare ogni dubbio dare tutte le informazioni necessarie a rassicurare la coppia, illustrando con chiarezza le percentuali di successo, i vantaggi e gli svantaggi di ogni singola tecnica e cosa aspettarsi dal trattamento, in modo da poter avviare il percorso di procreazione medicalmente assistita nel migliore dei modi.

Questo percorso è certamente molto impegnativo sotto diversi punti di vista, però è anche un percorso che oggi è in grado di realizzare il sogno di genitorialità di molte coppie.

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