La Procreazione Medicalmente Assistita, sappiamo bene, offre trattamenti a coppie che hanno difficoltà a concepire. Nonostante le innovazioni nell’approccio ai trattamenti e nelle tecniche di laboratorio, diverse coppie non riescono a concepire. Quando i fallimenti si ripetono si parla di multipli fallimenti di impianto.
Ce ne parla la Dottoressa Silvia Guarnieri, specialista in Ginecologia e Ostetricia, responsabile dell’U.S.D. di PMA dell’AULSS 2 Marca Trevigiana presso l’ospedale di Oderzo.
Quando si parla di multipli fallimenti di impianto?
Si parla di multipli fallimenti di impianto quando si ha la mancanza di gravidanza dopo 2 o 3 cicli di fecondazione Assistita con il transfer di 1 a 4 embrioni di buona qualità.
In realtà questa rappresenta una definizione standard che deve essere comunque adattata ad ogni paziente e ad ogni coppia in base a quelle che sono le reali possibilità di concepimento della paziente/coppia in considerazione.
In particolare, l’età della donna rappresenta sempre un fattore di grande importanza.
Quali sono le condizioni ottimali affinché avvenga l’impianto?
Per garantire l’impianto dobbiamo avere:
- un endometrio recettivo
- una blastocisti idonea
- sincronia tra i tessuti materni e blastocisti
La finestra di impianto
L’endometrio non è sempre recettivo, anzi, per la maggior parte del ciclo non lo è.
Si parla infatti di finestra di impianto considerando quel periodo di tempo in cui l’endometrio risulta recettivo ad accogliere la blastocisti ed è un tempo limitato a 3- 5 giorni in genere tra il 20° e il 24° giorno del ciclo.
La recettività endometriale
La recettività endometriale prevede l’attivazione di una serie di molecole che permettono l’adesione dell’embrione all’endometrio, influenzate dagli ormoni soprattutto estrogeni e progesterone, che includono molecole di adesione, citochine, fattori di crescita, lipidi e altri; contemporaneamente all’inattivazione di componenti inibitorie che rappresentano una barriera per l’embrione.
Come avviene l’impianto?
La fase di impianto prevede:
- La blastocisti entra nell’utero dalla tuba e rotola sull’endometrio
- La blastocisti viene attratta sull’area endometriale ottimale per l’impianto. Durante l’apposizione le cellule della blastocisti entrano in contatto con l’epitelio endometriale. L’adesione descrive il processo secondo il quale la blastocisti si ancora all’epitelio Penetrazione dell’embrione nello stroma attraverso l’epitelio luminale, connessioni vascolari, in fase tardiva secretiva.
- Durante l’invasione la blastocisti penetra all’interno dell’endometrio
Quando il concepimento non avviene, in particolare nei casi di multipli fallimenti di impianto, i medici valutano quali accertamenti prescrivere alla coppia, allo scopo di identificare i fattori che potrebbero essere causa o concausa del fallimento dell’impianto.
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