Le fake news sul concepimento sono innumerevoli e, mentre alcune di queste sono particolarmente fantasiose, altre possono sembrare più verosimili, o sono credenze popolari tanto radicate da aver influenzato generazioni di coppie. Il risultato è che queste possono formarsi opinioni errate e prendere decisioni basate su fondamenti scorretti. Ecco alcune delle fake news più diffuse.
La sterilità è un problema che riguarda prevalentemente le donne
La sterilità può colpire le donne quanto gli uomini. Si tratta di un problema che riguarda, complessivamente, circa il 15% delle coppie.
Alcune posizioni durante i rapporti aumentano la possibilità di concepire
Le posizioni durante i rapporti sessuali dovrebbero seguire la spontaneità del momento. Sebbene alcune potrebbero facilitare il contatto tra eiaculato e cervice, non esistono prove scientifiche a sostegno.
Le fasi lunari determinano il sesso del nascituro
Secondo questa ipotesi, se l’ovulazione cade nei giorni di luna piena, è molto probabile che nascerà una bambina. Se l’ovulazione invece cade in prossimità della luna nuova è favorita la nascita di un maschio. Si tratta di credenze popolari non basate su dati scientifici: secondo le attuali conoscenze, le fasi lunari non hanno influenza sul sesso del nascituro.
Per il concepimento di un maschio, raffreddare i testicoli
Una credenza popolare sostiene che, per concepire un figlio maschio, sia consigliabile raffreddare, per esempio con una borsa del ghiaccio, i testicoli del partner prima dei rapporti sessuali. Questo avrebbe come razionale l’ipotesi che gli spermatozoi portatori del cromosoma Y (quello maschile), siano più resistenti alle basse temperature e che quindi sarebbero favoriti nella fecondazione dell’ovulo. Vi esortiamo a evitare questa pratica: è tanto sgradevole quanto infondata.
Il concepimento, quando si è giovani e sani, avviene in poco tempo
La possibilità di concepimento non è solo frutto di una semplice probabilità matematica. Sebbene la gioventù e la salute siano fattori che influenzano sicuramente in modo positivo la fertilità, non sono gli unici da tenere in considerazione. Numerosi disturbi e patologie, come il varicocele per esempio, possono minare la capacità maschile di procreare, e lo stesso si può dire per quella femminile, che può essere danneggiata da alterazioni ormonali o tubariche, patologie uterine, età, malattie sistemiche o genetiche.
A questo si possono aggiungere gli effetti negativi, sulla capacità di concepimento, dati da errati stili di vita, come l’abitudine al fumo o al consumo di alcol, l’uso di sostanze stupefacenti, l’obesità o l’eccessiva magrezza.
Anche in assenza di problemi, due partner giovani, sani e fertili potrebbero non concepire in pochi mesi. Se però dopo un anno di rapporti mirati non si verifica l’attesa gravidanza, si consiglia di consultare un medico. In caso di partner femminile oltre i 35 anni, un parere specialistico andrebbe richiesto già prima, dopo 6 mesi di tentativi infruttuosi, per non perdere tempo prezioso.
Il periodo fertile è facile da calcolare, basta contare 14 giorni dopo il ciclo
Il periodo fertile, cioè quella finestra di tempo che vede il picco della fertilità femminile, si ha durante l’ovulazione. Si stima che questa avvenga 14 giorni dall’inizio dell’ultima mestruazione. Questo però è valido solamente quando la donna presenta un ciclo regolare di 28 giorni. In caso questo non avvenga, il calcolo del periodo fertile non è così semplice e scontato: si può stimare, ma bisogna essere consapevoli che non si tratta di una indicazione che offre una certezza matematica.
Diverso è se si monitorano e osservano i segni dell’ovulazione, dalla temperatura basale alle osservazioni del muco cervicale. Questi segni sono in genere sempre presenti e indicativi. C’è tuttavia la possibilità di una scarsa produzione di muco o di cicli anovulatori, quindi anche questa soluzione non sempre è così certa e semplice.
La strategia migliore rimane quella di parlarne con il medico, che potrà eventualmente consigliare di utilizzare i test di identificazione dell’ovulazione.
In caso di impotenza maschile, per risolvere il problema è sufficiente una “pillola”
L’impotenza maschile può essere conseguenza di numerose problematiche, da una patologia cardiaca o altro a un accumulo di stress. Pensare che una “pillola” sia la soluzione più indicata per ogni caso è non solo limitativo ma pure pericoloso. Il consiglio è invece quello di non sottovalutare il problema e parlarne con il medico, perché potrebbe essere spia di patologie o disagi che possono necessitare di altri percorsi terapeutici.