Nei percorsi di ovodonazione è prevista la figura professionale di una psicologa che sostenga la coppia e la affianchi in questo tipo di percorso. I dubbi e le incertezze che possono pervadere le coppie che intraprendono questa strada sono tanti e molto spesso parlare con persone competenti aiuta più del previsto.
Le coppie che si approcciano ad un percorso di ovodonazione sono tante e spesso hanno vissuti differenti; alcune di loro non hanno mai affrontato un trattamento di procreazione medicalmente assistita altre invece si portano dietro una lunga e dolorosa esperienza di tentativi fallimentari. Tutte però hanno un carico emotivo rilevante con cui affrontano questa nuova esperienza.
La maternità è un cambiamento importante nella vita di una donna e nelle dinamiche di coppia, ancor più se ottenuta con tanto sacrificio. L’ovodonazione poi, spesso fa sorgere dubbi riguardo alla scelta fatta, a come si può metabolizzare nell’interno della coppia e a come si affronterà l’argomento con un figlio un domani.
Le coppie che si ritrovano in percorsi di fecondazione assistita spesso si auto-aiutano creando delle reti di collegamento tramite chat o siti internet per confrontare le proprie esperienze e cercare consiglio sul percorso migliore da fare.
Ogni centro di fecondazione assistita dispone di una figura professionale specializzata in supporto psicologico. Negli ultimi anni sempre più psicologi e psicoterapeuti si sono specializzati nel fornire supporto e aiuto ai pazienti con questo particolare vissuto. La delicatezza dell’argomento e soprattutto la unicità del percorso terapeutico fa si che spesso sia di grande aiuto chiedere un supporto per elaborare il tutto. È infatti vero che il percorso di ovodonazione è uguale per tutte le donne ma è importante sottolineare che ogni coppia ha una propria storia e affronta il percorso in maniera differente. È per questo che è consigliato parlarne e serenamente scegliere di essere accompagnati in questo grande cambiamento che porterà alla formazione di una nuova famiglia.
Dott.ssa Laura Badolato