La nuova tecnica contro l’infertilità maschile che offre
concrete speranze di procreazione
Ecco come la nuova tecnica contro l’infertilità maschile, il Micro-TESE, consente fino
a un 56% di recupero di spermatozoi nei pazienti con azoospermia
La nuova tecnica contro l’infertilità maschile, Micro-TESE (Microdissection Testicular Sperm Extraction), rappresenta una vera e propria rivoluzione. Consiste in una biopsia testicolare eseguita mediante un microscopio chirurgico che identifica con precisione le zone del testicolo dove sono sicuramente presenti spermatozoi.
Un microscopio che permette di selezionare solo spermatozoi adatti alla procreazione
Nello specifico, il microscopio aumenta il campo visivo dell’urologo, che esegue la biopsia di 25-40 x a livello dei tuboli dove si sviluppano gli spermatozoi all’interno del testicolo, consentendo una maggior selettività dell’operazione, evitando danni e facendo crescere del 20% la possibilità di identificare spermatozoi adatti alla riproduzione.
Praticata in Spagna già da diversi anni ha permesso un recupero di oltre il 56% e 6 gravidanze
La nuova tecnica contro l’infertilità maschile arriva dalla Spagna, dove è già praticata da diversi anni nelle cliniche specializzate integralmente nella riproduzione umana. Per fare un esempio concreto, solo nel 2016 grazie al Micro-TESE, sono state eseguite 23 biopsie da cui, in 13 casi, è stato possibile il recupero degli spermatozoi. I dati stimano un tasso di recupero pari al 56,53%, un numero davvero significativo. Inoltre, grazie al recupero di tali spermatozoi, si sono avviate, attraverso un ciclo di fecondazione in vitro, 6 gravidanze.
Aumentando le probabilità di ottenere spermatozoi ottimi per la fecondazione rispetto a quanto accade con la biopsia testicolare classica, il Micro-TESE diminuisce i casi in cui la coppia deve ricorrere alla donazione del seme, per infertilità maschile.
Gli esperti spiegano come funziona la nuova tecnica contro l’infertilità maschile
La nuova tecnica contro l’infertilità maschile si pratica presso IVI, un’istituzione sanitaria spagnola specializzata integralmente nella riproduzione umana che conta oltre 40 cliniche in 10 Paesi del mondo. IVI è tra i pochi centri in Spagna dove si utilizza il recupero di spermatozoi tramite Micro-TESE.
“Dobbiamo sempre contare su personale qualificato, con un team di urologi e biologi – afferma il dottor Saturnino Lujan, urologo presso il Centro IVI di Valencia -. Una volta ottenuto il campione di sperma, questi potrà essere congelato in vitro per essere utilizzato in futuro o direttamente senza la necessità di ricorrere a trattamenti di congelamento”.Anche se Micro-TESE è un metodo rivoluzionario per recuperare gli spermatozoi, “l’ideale – conclude la dottoressa Daniela Galliano, direttrice del Centro IVI di Roma – sarebbe raggiungere un ingrandimento visivo tale che ci consenta di vedere direttamente lo sperma. Attualmente stiamo lavorando su tecniche di immagine che ci renderanno più facile l’individuazione dei tubuli che contengono sperma”.